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domenica 7 settembre 2014

C'era una volta un'area - di tutti - a Villa Pamphilj...ma perchè?


Fino al 6 dicembre 2012 i visitatori di Villa Pamphilj avrebbero potuto accedere a un'area attrezzata e in cemento armato dove poter giocare a tennis, pallavolo, pattinare e imparare ad andare in bicicletta su quello  che una volta era stato anche un campo di pallacanestro e di hockey su pista.
L'area piuttosto nascosta e per questo poco conosciuta da i frequentatori non abituali di Villa Pamphilj, era comunque frequentata (mia Figlia ha Imparato ad andare in bici su due ruote proprio lì perché non avrebbe dato fastidio a nessuno) era collocata nell'angolo Estremo della  parte Ovest di Villa Nell'angolo tra Via Leone XIII e via Aurelia Antica e avrebbe anzi meritato di Essere resa più fruibile vista la carenza di spazi attrezzati (assoluta se togliamo i due Parchi giochi per bambini).



Questo spazio confinava con le strutture comunali affidate alla ANFASS Onlus che svolge la pur meritoria opera di assistere perosne disabili. Per vari anni l'Associazione, che giá  utilizzava gli edifici visibili nella mappa e ricompresi nell'area contigua a quella che chiameremo "zona di giochi di tutti", ha utilizzato un'area intermedia come parcheggio (il confine originario l'abbiamo indicato in giallo nella mappa che abbiamo ricostruito)
Poi, un bel giorno (e cioè il citato 6 dicembre 2012) l'ANFASS ha ottenuto da Roma Capitale tutta l'area piazzando un bel cancello (in rosso sulla mappa) corredato da apposito (e quasi "orgoglioso" cartello) esplicativo. Per farci cosa? Per farci un comodo e grande parcheggio pur a fronte di un'assenza di incremento del livello di cubatura delle strutture affidate a ANFASS il che lascia pensare anche a un non consistente aumento del via vai di auto.
Ma non sarebbe stato Il caso di delimitare l'area al parcheggio già presente e che,come si vede chiaramente può ospitare agevolmente una quindicina di auto almeno? Senza contare che anche nell'area dove insistono le strutture é comunque possibile rinvenire altri spazi per parcheggiare e che nessuno ama parcheggiare così lontano.
Presto invieremo una lettera al Sindaco di Roma Capitale, alla Presidente del Municipio e al Presidente dell'ANFASS. Pensiamo infatti che tutti gli interessi meritevoli vadano contemperati compresi quello di parcheggiare per portare un disabile in terapia con quello dei cittadini di poter disporre di uno spazio dove giocare vista la cronica carenza. Non ci sarebbe nulla di male a ripensarci poiché non é che un fine solidale e di assistenza possa giustificare qualsiasi illogicità ed é importante ribadire che gli spazi "di tutti" devono restare "di tutti" e magari migliorati
In rosso il cancello attuale, in verde quello che sarebbe stato il limite auspicabile e in giallo quello che era il limite fino a due anni fa

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